Sistemi di fissaggio a Muro: Gli Ancoranti – Guida all’installazione – Parte Seconda

Gli ancoranti per sistemi di fissaggio a muro

Questa è la Seconda Parte di “Sistemi di fissaggio a Muro –  Guida per l’installazione “, dove vi daremo istruzioni, riferimenti normativi, regole e consigli necessari per applicazioni mirate e a regola d’arte.

Principi di funzionamento degli ancoranti :

  •  Le forze di estrazione generate dal carico applicato vengono contrastate attraverso l’azione che l’ancorante esercita sulle pareti del foro.
  •  In base al principio di funzionamento dell’ancorante, si possono distinguere diversi modi per ottenere tale effetto.

Tipologie di attrito per espansione:

  • Per Avvitamento
    tipo attrito - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 1
  • Per Percussione
    tipo attrito - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 2
  • Per Accoppiamento di forma o sottosquadro
    tipo attrito - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 3tipo attrito - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 4
  • Per Adesionetipo attrito - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 5

Ancoranti per sistemi di fissaggio a muro : MECCANICI

I Tasselli in Nylon

I Tasselli in Acciaio

Le tipologie dei carichi

Gli ancoranti per sistemi di fissaggio a muro devono essere in grado di resistere alle sollecitazioni cui sono sottoposti, a causa dell’applicazione di un carico.

Nella scelta dell’ancorante idoneo, come abbiamo visto, è importante conoscere il tipo di materiale edile, ma è altrettanto indispensabile conoscere le caratteristiche del carico, quali:

  •  Intensità
  •  Direzione
  •  Punto di applicazione
  •  Frequenza

L’unità di misura dell’intensità di una forza è il decanewton (daN) che corrisponde circa ad una massa di 1 Kg.

L’unità di misura del momento flettente è il newton metro (N·m) corrispondente a circa 0,1 kg·m2·s−2.

tipo carichi - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 1 

Z = Trazione assiale

Q = Taglio 

S = Trazione obliqua

tipo carichi - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 2

Mf = Flessione (e taglio)

Carico dinamico

tipo carichi - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 3

Carico statico permanente

Valori di carico

Di solito, i produttori di sistemi di fissaggio riportano nella documentazione tecnica i dati relativi ai valori di carico degli ancoranti.

Si possono riscontrare le seguenti situazioni:

  • Carico di rottura

Il dato è riferito al valore medio risultante da una serie significativa di prove eseguite in condizioni definite da specifiche normative.

  • Carico ammissibile

Il valore espresso si riferisce al carico raccomandato per l’esercizio dell’ancorante, già comprensivo di un coefficiente di sicurezza adeguato.

  • Coefficiente di sicurezza

Per calcolare il carico massimo applicabile ad un ancorante si divide il carico medio di rottura per un coefficiente di sicurezza (Y).

Per i tasselli in acciaio è consigliato un coefficiente Y pari a 4.

Per i tasselli in plastica è consigliato un coefficiente Y pari a 7.

DISTANZA DAI BORDI, INTERASSE E SPESSORE DEL SUPPORTO

supporto - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro 1

Le forze che l’ancorante trasmette al materiale edile sia in fase di installazione che in esercizio causano tensioni interne che possono causarne lo sfaldamento e la rottura.

Pertanto è importante porre particolare attenzione al rispetto delle distanze di installazione dai bordi liberi e tra ancoranti oltre allo spessore del supporto, definiti dal produttore del fissaggio, al fine di garantire la massima caricabilità dell’ancorante.

Indicativamente la distanza dal bordo libero vale circa 1,5 – 2 volte la profondità di ancoraggio, mentre l’interasse tra ancoranti vale 2 – 4 volte la profondità di ancoraggio.

Al di sotto di tali valori si hanno forti riduzioni della caricabilità, fino alla rottura del supporto in fase di installazione.

MODI DI ROTTURA

Rottura - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro

INFLUENZA DELLA FESSURAZIONE

A causa delle sollecitazioni dovute a carichi, al ritiro, a urti, vibrazioni o assestamenti del terreno, ecc., vengono a crearsi tensioni e deformazioni che formano sul manufatto in calcestruzzo delle fessurazioni che possono avere notevole influenza sulle prestazioni di un ancorante.

In particolare si deve porre attenzione nella scelta di specifici ancoranti quando questi vengano applicati su membrature inflesse, cioè in zona tesa, dove la presenza di fessurazioni risulta praticamente inevitabile.

Diverso è il caso di applicazioni in zona compressa (assenza di tensioni) dove è possibile l’installazione di ancoranti senza alcuna restrizione.

fessurazione - ancoranti per sistemi di fissaggio a muro

MARCATURA CE

MARCHIATURA CE

L’EOTA è l’ente europeo che raggruppa gli organismi, designati degli stati membri, preposti a rilasciare l’ETA, il Benestare Tecnico Europeo, che documenta l’avvenuto superamento di test rigorosi che garantiscono la qualità dei prodotti da costruzione secondo la direttiva CEE 89/106.

Mungo ha ottenuto questa certificazione per diversi prodotti.

Le certificazioni si dividono in due categorie:

  •  OPZIONI 1 – 6 per applicazioni in calcestruzzo fessurato e non fessurato (zona tesa e zona compressa).
  •  OPZIONI 7 – 12 per applicazioni in calcestruzzo non fessurato (zona compressa).

I prodotti marchiati CE con opzioni 1 o 7, hanno superato tutti i test relativi; garantiscono dunque la massima qualità nella propria categoria.

CLASSI DI RESISTENZA DELLA VITERIA UNI3740

Il dato principale che caratterizza i materiali impiegati per la bulloneria è essenzialmente la resistenza meccanica a rottura.

Nella norma UNI 3740 sono definite le diverse classi di resistenza attraverso l’adozione di un simbolo composto da due numeri separati da un punto.

  •  Il primo numero rappresenta il carico unitario di rottura a trazione espresso in daN/mm2 diviso per dieci.
  •  Il secondo numero esprime il rapporto tra il carico nominale unitario di snervamento e il carico nominale di rottura.
  •  Pertanto, moltiplicando tra  di loro questi valori e poi per si ottiene il carico unitario di snervamento in daN/mm2.

Ad esempio:

Classe 6.8 Carico di rottura => 6 x 10 = 60 daN/mm2 Carico di snervamento => 8 x 6 = 48 daN/mm2

CLASSE DI RESISTENZA DEGLI ACCIAI INOX PER BULLONERIA UNI 7323

Gli acciai inox per bulloneria vengono identificati con un sistema composto da una lettera e tre numeri che rappresentano rispettivamente il tipo di acciaio impiegato e le caratteristiche meccaniche della della bulloneria in daN/mm2.

Per esempio:

Vite A2 – 70 Significa che la vite è costruita in acciaio X5 CrNi 1810 (UNI 6900) e possiede una resistenza a rottura pari a 70 daN/mm2.

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