I lavori in quota espongono i lavoratori a rischi importanti per la loro sicurezza e salute. Una delle principali cause di infortuni, anche mortali, sui luoghi di lavoro è dovuta infatti alla caduta dall’alto.
Il capo II, titolo IV del testo unico 81/2008 fissa le condizioni minime di sicurezza per i lavori in quota e in data 27 agosto 2010 il Ministero del lavoro ha chiarito ulteriormente, con apposita circolare l’ambito di applicabilità della normativa in questione.
Protezioni obbligatorie per legge – Tipologie
Al fine di garantire la massima protezione dei lavoratori, la legge disciplina ed elenca i principali tipi di protezioni che il datore di lavoro deve fornire al lavoratore.
Esse si dividono in:
– Collettive (es. parapetti, reti di sicurezza etc);
– Personali (i dispositivi individuali di protezione individuale ( DPI): es. linee vita, dispositivi anticaduta, dispositivi di ancoraggio, imbracatura per il corpo);
– Temporanee (il ponteggio metallico fisso, i parapetti mobili);
– Fisse (quali i parapetti e sistemi fissi di ancoraggio).
Scegliere le misure più idonee per garantire l’incolumità al dipendente è compito ed onere del datore di lavoro, titolare come vuole giurisprudenza di uno specifico obbligo di garanzia nei confronti dei dipendenti stessi, come suo compito è assicurarsi che ogni singolo lavoratore si avvalga effettivamente in modo costante e corretto delle misure stesse.
Il lavoro in quota
La sicurezza sul lavoro in quota (oltre i 2 metri di altezza) è condizione obbligatoria stabilita con il D.Lgs 81/2008 (Testo Unico Sicurezza Lavoro) e regolamentata inoltre da diverse leggi regionali.
Il datore di lavoro, il proprietario dell’immobile o l’amministratore di condominio sono ritenuti responsabili della messa in sicurezza della copertura attraverso sistemi anticaduta, in caso di inadempienza possono essere soggetti a sanzioni amministrative e penali come previsto dalla legge.
Ogni responsabile di un immobile (amministratore condominiale o proprietario) o il datore di lavoro, dirigenti e preposti possono essere coinvolti in azioni penali e civili qualora emergano violazioni o deficienze nei riguardi delle normative vigenti in merito alla protezione dei lavori in quota.
Le cadute dall’alto sono una delle principali cause di infortunio sul lavoro, perciò è fondamentale prendere le necessarie contromisure per operare in sicurezza.
I DPI
I dispositivi anticaduta sono dispositivi di protezione dei lavori in quota. Attraverso un’adeguata progettazione permettono di abbattere i rischi di caduta dall’alto.
DISPOSITIVI DPI ANTICADUTA sono:
- Sistema anticaduta verticale ( imbracature anticaduta, dispositivo anticaduta a slitta, scala di salita in profilo a “T”) norme di conformità EN361
- cordino d’aggancio – norme di conformità EN355
- sistemi di ancoraggio provvisori e di sollevamento, come funi
- morsetti
Sul nostro e-commerce trovi una vasta scelta, la soluzione adatta per ogni situazione. Tutti i nostri prodotti sono conformi alle normative europee vigenti.
Troverai anche una vasta scelta di DISPOSITIVI DPI a protezione degli occhi.
I nostri occhiali di sicurezza sono indispensabili per non incorrere a rischi come quello da radiazione solare, che possono portare a gravi lesioni.
LINEE VITA
La linea vita o linee vita (secondo la norma UNI EN 795) è un sistema di ancoraggi posti sulle coperture, in quota, alla quale si agganciano gli operatori tramite imbracature e relativi cordini (dpi anticaduta); possono essere temporanee o stabili.
Le linee vita ad uso temporaneo sono normalmente impiegate per il montaggio di edifici prefabbricati e successivamente smontate, mentre una linea vita stabile viene installata sulle coperture dei nuovi edifici in modo permanente. In Italia la Regione Toscana è stata la prima che ha introdotto l’obbligo di installazione di Linee Vita con precise norme e disposizioni.
Le linee vita di tipo stabile (secondo la norma UNI EN 795) sono costituite da un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture alle quali si agganciano gli operatori tramite imbracature e relativi cordini.
Esse vengono installate sulle coperture dei nuovi edifici per la loro manutenzione e per la manutenzione periodica di eventuali impianti o coperture fotovoltaiche, a seguito di una normativa nazionale attualmente adottata solo da alcune regioni italiane.”(Decreto legislativo del 9 aprile 2008 , n. 81 – “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” – Art. 115 “Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto”).
Tipologie di linee vita
Sul mercato esistono tre tipi di linea vita:
- In acciaio inox ideale per tutte le coperture, garantisce un’elevata resistenza agli agenti climatici
- In acciaio con zincatura a caldo
- In fettuccia o corda, per sistemi regolabili e temporanei (EN795-B)
In commercio anche prodotti che vanno ad integrare i sistemi di protezione anticaduta, come accessori che comprendono contropiastre di diversa geometria e spessore per una migliore distribuzione dei carichi, sistemi di fissaggio per i vari materiali che compongono le coperture, complementi ai prodotti delle varie classi per una maggiore adattabilità ai diversi casi.
SISTEMI ANTICADUTA VERTICALE
Si definiscono sistemi anticaduta verticali i dispositivi DPI per prevenire le cadute dall’alto, costituiti da un’imbracatura ( imbracature anticaduta –mezzo di presa per il corpo) e da un sottosistema di collegamento (dispositivo anticaduta a slitta e kit fune anticaduta ), innestabile su un sistema dedicato (scala di salita in profilo a “T” e dispositivo anticaduta su fune) secondo le norme di conformità EN361.1e2.
Tutti i dispositivi di cui necessiti per la sicurezza tua e dei tuoi dipendenti, ora sono a portata di click!
Scopri la gamma e i prezzi sul nostro e-commerce!